Acqua di acquedotto vs. acqua in bottiglia



Gent.le Dott. Temporelli,

Le scrivo per un gradito parere in merito, come già qualche anno fa.

Per limitare l’uso di plastica, ci siamo orientati verso l’acqua in bottiglia di vetro. In seguito, abbiamo interrotto le forniture perchè ultimamente le cassette contenevano alcune bottiglie di vetro con acqua non limpida (colore giallino) e di sapore quasi metallico. Chiedo chiarimenti al fornitore (di fama rinomata, non nomino per privacy) sulla salubrità della stessa e ad oggi non ricevo risposta. Il distributore della zona, dice che in alcuni lotti, la pulizia delle bottiglie di vetro (riciclabile) non è stata ottimale da parte della casa madre e questo ha influito su limpidezza e qualità (senza però richiamo degli stessi).

Ci siamo rivolti ad altro fornitore e finora, l’acqua è sempre cristallina e ottima al palato. Ora però ho un dubbio che per necessità mi porta a rivelare la sorgente di questo secondo fornitore: xxxxxxxxxxx (preferisco non dare indicazioni più precise).

Visti i recenti e attuali problemi di potabilità dell’acqua di acquedotto (PFAS) che hanno interessato il vicentino (e oltre), ci può essere qualche rischio al consumo di acqua in bottiglia? Preciso che sono assolutamente inesperta di ciclo idrogeologico dell’acqua e la mia domanda è da profana. Dalle fonti di monitoraggio ambientale in mio possesso, la zona non è sospetta e qui si tratta di acqua di sorgente per di più. Però data la mia inesperienza in materia, Le chiedo se ci può essere una probabilità di rischio (che mi porterebbe a cambiare fornitore, vista l’elevata tossicità dei composti chim.). Ho anche intenzione di analizzare l’acqua di rubinetto, sapendo che l’inquinamento PFAS ha raggiunto alcune zone della provincia di Treviso, fra cui Castelfranco.

I filtri a carboni attivi sui rubinetti di casa, proteggerebbero da tali inquinanti? Se le analisi fossero negative, Lei li consiglierebbe a scopo precauzionale?

Mi rendo conto di aver posto più di un quesito, ma l’argomento Acqua è sempre fra i più rivelanti in famiglia, per una scelta consapevole, ecologica e nel rispetto della salute.

Grazie per l’attenzione

Saluto Cordialmente,
Flavia

Risposta

Buongiorno Flavia,

rispondo come sempre in maniera sintetica ma spero esaustiva, rimandando ad un’eventuale chiacchierata telefonica il chiarimento di altri dubbi.

  1. Il problema del VAR (Vetro A Rendere) che lei evidenzia è dovuto al fatto che il processo di lavaggio e di controllo delle bottiglie che tornano allo stabilimento è molto complesso. Ciò non giustifica assolutamente la presenza di bottiglie con acqua poco limpida, che rimane un fatto grave ed evidenzia alcune problematiche nelle fasi di lavaggio/riempimento.
  2. Per quanto riguarda le acque in bottiglia il pericolo dei PFAS non dovrebbe essere presente, provenendo queste acque sempre da fonti (sorgenti o pozzi) molto protette.
  3. Il carbone attivo è un trattamento efficace nei confronti della rimozione dei PFAS, tanto è vero che anche i gestori d’acquedotto delle zone interessate hanno introdotto questa tecnologia nella filiera di potabilizzazione. In ogni caso l’installazione di una filtrazione a carboni attivi sottolavello è consigliata, sia a livello precauzionale sia per ridurre l’eventuale concentrazione ancora presente. Si ottiene inoltre un miglioramento delle caratteristiche organolettiche dell’acqua, con l’eliminazione di qualsiasi odore/sapore eventualmente presente (es. cloro).

Un caro saluto

G.Temporelli



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *