Acqua e nichel

Salve, la contatto per avere informazioni a riguardo le acque in bottiglia a meno contenuto in nichel, purtroppo soffro di allergia a nichel con una forte componente gastrointestinale, da tutti i medici a cui mi sono rivolta mi è stato consigliato di usare vivamente acqua in bottiglia, da qui ho iniziato a ricercare quale fosse l’acqua in bottiglia che contiene bassi contenuti di nichel, ma purtroppo sulle etichette non vi è alcuna informazione. voi sapreste dirmi quali acque hanno basso contenuto in nichel? o dove rivolgermi per avere maggiori informazioni? o quali acque in bottiglia dovrei evitare?
la ringrazio in anticipo
cordiali saluti
Ginevra


Risposta:
Buongiorno, il nichel è un elemento che può causare allergie (per ingestione e contatto) come quelle da lei dichiarate, e per questo motivo la sua presenza è spesso non gradita. Nelle acque minerali non troverà mai l’indicazione di questo elemento in quanto non è caratterizzante, bensì un oligometallo. La concentrazione massima ammessa è 20 microg/L, come quella per le acque del rubinetto, quindi non c’è motivo di evitare vivamente l’acqua in bottiglia, come le è stato invece consigliato. Il nichel può avere origini naturali ma spesso, soprattutto nelle acque del rubinetto, proviene dalla corrosione di tubature e raccorderie presenti nel tratto domestico. Un modo per assicurarsi un’acqua sostanzialmente priva di nichel è quello di utilizzare un dispositivo di affinamento domestico al punto d’uso, molto efficace in questo caso sono i sistemi ad osmosi inversa. Anche gli addolcitori con resine cationiche sono validi a tal scopo. Non dimentichi comunque l’ingestione di questo elemento con l’alimentazione:legumi, frutta secca, te, cacao, frutti di mare ed altri ne sono abbastanza ricchi.
Un cordiale saluto
Dott. Giorgio Temporelli

6 commenti su “Acqua e nichel”

  1. Salve, pongo la stessa domanda aggiungendo specificazioni in più, per chi è allergico al Nichel bere 2 litri al giorno di acqua che contiene 85mg/L di Silice , 50mg/L di Sodio , 16mg/L di Cloruro ed 1mg/L di Fluoruro è consentito ? Mi preoccupa molto il Silice, grazie mille in anticipo ,mi risolverebbe un grande dubbio, perché vorrei iniziare ad assumere quest’acqua minerale ricca di calcio, ma ho paura delle altre componenti

    1. Buonasera, i valori che mi ha riportato non sono assolutamente preoccupanti in quanto ampiamente rientranti nei limite di legge, in particolare per la Silice non è nemmeno previsto un valore limite. Un cordiale saluto

  2. Buongiorno , ho una forte intolleranza al nickel , ultimamente mi hanno proposto un dispositivo di acqua alcalina idrogenata, vorrei sapere se per me va bene o se quest’acqua ha una carica di nickel più alta rispetto ad altre, grazie

    1. Buongiorno,
      per quanto sia scettico in generale sull’utilità di questi dispositivi, non credo che nello specifico del nickel possano incrementarle la concentrazione, comunque gli unici che possono darle una risposta più sicura sono i produttori/rivenditori stessi. La concentrazione di nickel nell’acqua potabile deriva generalmente dal contatto prolungato dell’acqua con tubazioni e raccorderie che contengono questo metallo. Un cordiale saluto

  3. Buona sera, le faccio una domanda: ho comprato un purificatore d’acqua, ma sembra che così non è. L’acqua del rubinetto ha nichel ug/l inferiore a 4 – zinco mg/l 28. L’acqua del purificatore ha nichel ug/l 18 – zinco mg/l 109. Cortesemente mi darebbe una risposta e nel caso come dovrei comportarmi nei confronti della ditta che mi ha venduto la macchina, anche perché ho paura e continuo a bere acqua del rubinetto o in bottiglia. Grazie della risposta che mi darà e la saluto cordialmente.

    1. In genere la presenza di metalli pesanti nell’acqua del rubinetto è attribuibile essenzialmente al tratto domestico, dove la presenza di tubature e raccorderie in vari tipi di metallo (ferro zincato, acciaio cromato, ecc) possono contaminare l’acqua con rilasci anomali di materiale. Tale effetto è molto accentuato con il ristagno dell’acqua (lungo tempo di contatto), motivo per cui si consiglia sempre un veloce flussaggio della prima acqua prelevata al mattino dal rubinetto e, a maggior ragione, nei casi di sosta prolungata (inutilizzo dell’immobile per un we o per un periodo di vacanza).
      Ciò detto vediamo quale dovrebbe essere l’approccio corretto per quantificare ed eventualmente eliminare il problema.
      1. Il dubbio che la rete idrica interna dell’edificio possa rilasciare elementi metallici può essere provato e quantificato attraverso un’analisi chimica dell’acqua, effettuata su un campione prelevato al rubinetto dopo un flussaggio;
      2. Se dalle analisi risultasse che l’acqua contiene concentrazioni significative di alcuni metalli pesanti, l’installazione di un sistema filtrante può risolvere il problema. Anche se le concentrazioni fossero entro i limiti di legge, un adeguato sistema di trattamento potrebbe comunque essere utile per ridurne ulteriormente la concentrazione.
      3. Nel caso specifico non vengono spiegate le modalità di prelievo e campionamento, per cui è difficile dare un giudizio, si può solo constatare che l’acqua in uscita dall’impianto ha concentrazioni di metalli superiori di quella in ingresso, quindi che il sistema di filtrazione non sia adeguato;
      4. Regola generale: NON esiste un “purificatore” universale, che risolva tutti i possibili problemi che l’acqua può presentare in termini di contaminazione; esistono vari tipi di trattamento ognuno dei quali con un’azione specifica: una volta identificato il problema che si vuole affrontare occorre adottare la tecnologia di filtrazione adeguata.
      5. Purtroppo molti venditori non si preoccupano di soddisfare la richiesta del cliente (in molti casi non hanno le competenze e nemmeno dispongono degli elementi filtranti adeguati), cercano soltanto di vendere il “loro impianto”, spesso proposto come soluzione garantita per bere acqua buona e sicura;
      6. Le concentrazioni riportate sono MOLTO elevate, infatti il nickel è prossimo al limite massimo consentito dal D.Lgs 31/2001 (20 microg/L). Per lo zinco la legislazione vigente non fissa limite, però quella che era precedentemente in vigore (DPR 236/88) fissava a 3 mg/L la concentrazione massima, indicando il cambiamento di caratteristiche organolettiche per l’acqua. E’ ipotizzabile che le concentrazioni per questo elemento comunicate in (mg/L) siano invece da intendersi in (microg/L).
      7. Per ridurre le concentrazioni di questi metalli nell’acqua, le resine a scambio ionico (cationiche), quelle normalmente utilizzate per gli “addolcitori”, risultano essere molto efficaci. Queste resine sono anche presenti nelle cartucce delle caraffe filtranti, pertanto questo semplice sistema di affinamento potrebbe essere d’aiuto. Molto efficaci risultano anche essere i sistemi con membrane ad osmosi inversa.

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