Acque minerali sicure

Egregio Dott. Temporelli,
Essendo un biologo ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Napoli, sarei molto interessato anche in qualità di rappresentante di alcune delle associazioni culturali attive sul nostro territorio, a conoscere secondo suo parere ed esperienza, quali acque da bere ad oggi risultato essere più sicure e meno inquinate da metalli pesanti e/o agenti chimici di altra natura nocivi per la salute pubblica. Vede sono ormai vari anni che ad esempio che anche alcune delle marche più famose come la ferrarelle, la lete ecc sembrano essere minacciate dal biocidio che noi campani stiamo subendo.
Ho cercato personalmente di arrivare a qualche informazione (ad esempio tramite il sito http://www.acqueitaliane.fondazioneamga.org/index.asp); tuttavia devo constatare che le analisi pubblicate relative alle acque non solo non hanno una data e quindi non si capisce quando queste siano state fatte, risultano inoltre incomplete dal punto di vista tossicologico. Nel senso che potenziali veleni per l’ uomo disciolti all’interno di esse non sono stati per nulla andati a cercare
(quantomeno non c’è prova contraria).

La ringrazio in anticipo per l’aiuto e spero possa fornirmi le informazioni di cui tutti noi ne abbiamo bisogno

Cordiali Saluti
Fabio


Risposta
Buongiorno,
il tema è complesso, comunque due cose possiamo dirle con certezza:
• Per essere imbottigliata e messa in commercio un’acqua minerale deve aver avuto il benestare del Ministero della Salute che ne attesta la conformità secondo quanto previsto dalle norme vigenti. Tale conformità è monitorata con cadenze regolari dagli organi di controllo preposti (ARPA e USL) oltre che dai controlli interni attraverso analisi chimico-fisiche-microbiologiche. Un’analisi completa viene effettuata con cadenza annuale. Diversamente dalle acque di rete non sono ammesse deroghe, se la qualità dell’acqua si dovesse alterare lo stabilimento può chiudere.
• Quello che viene scritto in etichetta, che viene riemessa obbligatoriamente almeno ogni 5 anni, è solo una piccola parte delle analisi che vengono effettuate.

Allego un lavoro che a suo tempo feci con il Dott. Mantelli (ARPAT Firenze) in merito ad un confronto tra acque minerali e acque destinate al consumo umano in merito ai parametri chimici di composizione.
A disposizione per ulteriori confronti la saluto cordialmente

Dott. Giorgio TEMPORELLI

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